Progettato da Antonio da Sangallo il Giovane per garantire l’approvvigionamento idrico di Orvieto, ove si rifugiò papa Clemente VIII in fuga dai Lanzichenecchi.
Il pozzo è costituito da due scale a chiocciola di 248 gradini per rampa che formano un suggestivo percorso a spirale, aerato e illuminato all’alto con la luce naturale e 70 finestroni.
Era un pozzo per approvvigionarsi di acqua in caso di assedio. Poteva essere percorso in discesa e in salita da asini con dei secchi per l’acqua che potevano procedere senza mai incontrarsi grazie al gioco delle due spirali.