Una meta imperdibile per chiunque visiti Assisi.
Francesco indicò lui stesso il luogo in cui voleva essere sepolto. Era la collina inferiore della città dove venivano sepolti i condannati.
Su quel colle fu edificata la nuova basilica, fuori la città murata. Certamente la basilica non rispetta il rigore francescano di sobrietà, ma la fama del santo andò sicuramente oltre le sue aspettative poichè diventò luogo di trasmissione del suo messaggio grazie alle decorazioni figurative che affollano le pareti delle due basiliche (superiore e inferiore) come una sorta di Bibbia per i poveri e gli analfabeti, istruibili attraverso le immagini.
La basilica è un esempio di gotico interpretato con lo spirito italico, dove viene conservato il corpo del santo e, per questo, meta di una moltitudine di pellegrini.
La costruzione della basilica iniziò nel 1228 per essere consacrata nel 1253.
Fu Frate Elia, l’erede di Francesco, nominato Generale dell’Ordine, a decidere di edificare due chiese sovrapposte per esaltare la gloria del fondatore e di tutto l’Ordine francescano.
Le decorazioni ad affresco delle due basiliche vennero commissionate ad importanti pittori dell’epoca: da Cimabue a Pietro Cavallini a Giotto a cui fu affidata la realizzazione del ciclo più importante che raffigura le 28 storie di San Francesco.
