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Tour del Corpus Domini (Orvieto, Bolsena, Civita di Bagnoregio)

Un tour alla scoperta di Orvieto, Bolsena e Civita di Bagnoregio, tre gioielli dell'Italia centrale, tra Umbria e Lazio, le cui meraviglie sono sorte a seguito del miracolo del Corpus Domini verificatosi a Bolsena nel 1200 e celebrato dalla magnificenza del Duomo di Orvieto.

Impegno Fisico
Tecnica
Road Book

Il tour ha inizio dal parcheggio della COOP ad Orvieto Scalo che si raggiunge appena usciti dal casello dell’Autostrada del Sole, alla prima rotonda, sulla destra. In genere c’è sempre disponibilità di posti auto e non è a pagamento.

Il primo tratto di strada di circa 1 km, fino alla seconda grande rotonda è molto trafficato, ma poi, superata la rotonda, la strada diventa più larga e meno pericolosa.

Si procede per circa 4 km con a destra la rupe di Orvieto per arrivare, in leggera salita, ad una rotonda e prendere a destra in direzione del centro storico. Superato un tornante si arriva ad un’altra rotonda dove bisogna prendere a destra per salire fino alla Porta Romana. Entrati nel centro storico si prende a destra per via degli Alberici (in salita) e arrivare ad uno slargo e prendere a destra via Maitani.

La via porta direttamente a Piazza del Duomo che, appare davanti a noi in tutto il suo splendore. Si suggerisce una sosta e, se possibile una visita. Si prosegue poi, in discesa per via Posteria fino alla Rocca. Si suggerisce una incursione oltre la porta per ammirare il panorama. Tornati indietro si consiglia una visita al Pozzo di San Patrizio sulla destra.

Si riprende corso Cavour che ci riporta al centro cittadino fino alla Piazza della Repubblica per poi proseguire in discesa (fate attenzione all’ultimo tratto molto ripido) fino a Porta Maggiore. Uscendo dalla cinta muraria, si scende sulla dritta del Marchigiano che ci riporta alla rotonda della segheria. Si prosegue per via della segheria che prosegue come SR 71 ter Umbro Casentinese.

La strada inizia subito a salire per circa 10 km, con una sequenza di 7 tornanti. Dopo 22,4 km prendere a destra la SP 13 (il primo tratto è in salita) che prosegue in discesa fino a Bolsena. Arrivati alla piazza centrale, si attraversa la cassia e si procede in discesa verso il lago su viale Colesanti. Arrivati alla rotonda, si va a sinistra sul lungo lago per poi prendere a sinistra e, arrivati alla Cassia, riprendere a sinistra e, arrivati alla piazza centrale, ripercorrere il tratto fatto in discesa, questa volta in salita.

Teminata la salita intorno al km 38, superato l’incrocio con strada della Gabelletta inizia un tratto vallonato per 4 km e poi girare a destra in direzione Bagnoregio che si raggiunge dopo una breve discesa. Alla rotonda, salire imboccando via Roma e prcorrere tutto il corso per arrivare in fondo alla strada fino all’ingresso del camminamento che porta a Civita di Bagnoregio. La vista della “città che muore”, da sola vale il tour.

Si torna indietro e si gira a sinistra per immettersi sulla strada che porta a Lubriano che si raggiunge al 50° km. Anche qui il panorama merita una sosta.

Si prende a sinistra e poco dopo ancora a sinistra per immettersi a destra sulla strada Bagnorese in direzione Porano. Si prende a destra verso il paese e, attraversato si prende la strada provinciale dell’Abbadia. Arrivati all’Abbazia di San Severo e Martirio (ora un albergo), si prosegue in discesa fino a reimmettersi sulla strada Bagnorese, arrivare alla rotonda e prendere a destra in direzione Autostrada e tornare al parcheggio della COOP.

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  • Orvieto Scalo
  • Orvieto Scalo
  • Orvieto (centro)
    Bolsena
    Bagnoregio
    Civita di Bagnoregio
    Lubriano
    Porano
Valutazione del percorso

Il percorso è vario e impegnativo ma presenta talmente tante attrazioni e occasioni di sosta, anche brevi, da meritare un po’ di stanchezza inevitabile dopo più di 1200 m di dislivello in 67 km.

Orvieto è una meta per molti turisti. Facile da raggiungere in auto perchè si trova a metà strada tra Firenze e Roma e mostra a tutti il suo profilo inconfondibile lungo questo percorso. Per questa ragione il tour ha inizio proprio nei pressi del casello autostradale che non è distante dalla stazione ferroviaria così da facilitare un approccio intermodale.

La salita verso Orvieto, nel primo tratto non è particolarmente impegnativa. Lo diventa dopo la prima rotonda per arrivare al centro storico attraverso la Porta Romana, superata la quale si percepisce subito il dedalo di stradine che sembrano scavate nel tufo. Si sale per arrivare a Piazza del Duomo da via Maitani, una modalità di approdo riservata ai pedoni e ai ciclisti.

Il Duomo è sicuramente l’attrazione principale. Un gioiello gotico che per secoli ha sbalordito generazioni di visitatori con la sua ricca facciata policroma. Il Duomo di Orvieto è molto di più di ciò che si vede e vale la pena scoprirne i segreti e i tesori che nasconde.

Il percorso prosegue fino alla fortezza dell’Albornoz, che fu edificata nel 1300 per rendere ancora più inespugnabile la città.

Per lo stesso motivo fu realizzato l’altro gioiello di Orvieto, il Pozzo di San Patrizio, un’opera ingegneristica stupefacente per garantire l’approvvigionamento idrico della città. Il pozzo ha due scale elicoidali, una per scendere e una per salire che avvolgono la struttura centrale del pozzo, da non perdere.

Da Corso Cavour si attraversa il centro storico, ricco di monumenti, negozi, botteghe artigiane, ristoranti e pasticcerie.

Si esce dalla Porta Maggiore e si scende dalla rupe di Orvieto per risalire sulla SR 71 ter Umbro Casentinese.

La strada sale per circa 10 km, con una sequenza di 7 tornanti da dove si può godere di una bellissima vista su Orvieto (di seguito una famosa veduta di Turner).

La strada, un po’ trafficata, appena terminata la salita prosegue in discesa fino a Bolsena. Anche questo tratto è molto panoramico con una bella vista sul lago e, appena entrati a Bolsena, sul suo castello.

La Piazza centrale di Bolsena  merita una sosta prima di proseguire verso il lago.  Nel lungo lago, oltre al porticciolo turistico, ci sono molti locali dove poter mangiare.

Si ripercorre a ritroso lo stesso percorso, questa volta in salita , dopo un tratto vallonato si prende a destra in direzione Bagnoregio. Imboccando via Roma e prcorrendola fino in fondo si arriva all’ingresso del camminamento che porta a Civita di Bagnoregio. La “città che muore” è uno spettacolo imperdibile.

Tornando indietro vale la pena fare una nuova sosta a Lubriano che offre un altro punto di vista di Civita di Bagnoregio. Anche il borgo merita una visita.

Dopo una nuova immersione sull’altopiano che divide Orvieto da Bolsena, si incontra Porano e poi l’Abbazia di San Severo e Martirio (da non perdere) per poi tornare al punto di partenza.

Racconto dell’esperienza di viaggio

Il tour è stato organizzato su richiesta di un gruppo di amici (anche neofiti) interessati a visitare Civita di Bagnoregio. Tutti provenivamo da località differenti per cui ci siamo dati appuntamento all’uscita del casello di Orvieto dell’autostrada del Sole. Poco dopo c’è il parcheggio del centro commerciale dove poter lasciare l’auto e iniziare il giro in bici. La prima parte del tour si è focalizzata su Orvieto che vale la pena percorrere con la bici perchè è il modo migliore per scoprire alcuni dei suoi tesori. Ovviamente il Duomo che appare nel suo splendore appena imboccata via Maitani. Ci siamo dati il cambio per custodire le bici mentre a gruppi siamo andati all’interno della chiesa ad ammirare gli affreschi del Signorelli e la cappella del Corporale (da notare l’affresco sulla sinistra dell’altare che sintetizza in modo molto grossolano ma efficace, il miracolo del Corpus Domini). A seguire una breve puntata alla fortezza e, con la stessa modalità del Duomo, dividendoci in due gruppi) il Pozzo di San Patrizio.

Finita la visita, percorrendo corso Cavour, ci siamo fermati per un caffè da Montanucci, la pasticceria storica di Orvieto che merita sempre una sosta. Usciti dalle mura e scesi dalla rupe, abbiamo affrontato la lunga salita che porta sull’altopiano che separa Orvieto da Bolsena. Dopo alcuni tornanti, sulla sinistra, ci siamo fermati nel piazzale belvedere per fare alcune foto. La vista di Orvieto è la stessa dipinta da Turner.

 

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