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La Valle santa Reatina – Santuario La Foresta (da Piediluco)

Un tour verso il Santuario Francescano La Foresta partendo dal Lago di Piediluco e attraversando gran parte della valle Santa Reatina. Lungo il percorso si incontrano i centri di Cantalice e Rieti oltre, ovviamente l borgo di Piediluco il centro più attrezzato turisticamente di tutta la valle.

Impegno Fisico
Tecnica
Road Book

Il tour inizia e si conclude a Piediluco, nel paese lungo il lago omonimo dove sono presenti numerosi servizi. La prima parte è prevalentemente pianeggiante fino oltre la località Madonna della Luce (bivio per Labro e leonessa). Poi si affronta una breve discesa e la salita che porta al bivio per Colli sul Velino. Si prosegue prevalentemente in discesa fino al bivio per Morro reatino da dove si gode una bella vista sul sistema dei laghi della Valle santa reatina con sullo sfondo il monte Terminillo.

Si scende a valle e si percorre un tratto in pianura per poi, superato il bivio per Poggio Bustone, al bivio successivo (privo di segnaletica) deviare sulla sinistra (via Torretta) in direzione di Cantalice. La strada dopo poco diventa sterrata e passa tra il lago lungo e il lago di Fogliano. Dopo pochi chilometri ci si immette, sulla destra sulla strada asfaltata e, poco dopo, al bivio successivo, si prende a sinistra in direzione Cantalice.

Inizia una salita abbastanza impegnativa che porta fino a Cantalice. Si supera l’abitato e si prosegue in salita in direzione Cantalice superiore. Dopo il tornante e una curva a destra fate attenzione poichè alla fine del muro di contenimento sulla destra bisogna prendere la stradina che si immette sulla strada principale con una inversione a U. Il bivio non è segnalato (è presente una indicazione del Cammino di Francesco) e si trova prima del cartello che indica l’incrocio con la deviazione per Rieti.

Dopo una breve salita, la stradina prosegue seguendo il crinale da dove si può godere una bella vista sia sulla valle che sulle montagne di Terminillo. La strada arriva all’abitato di Castelfranco. Nei pressi del cimitero si prende a destra in direzione Rieti fino ad incontrare, sempre sulla destra, il bivio per il Santuario Francescano La Foresta.

Dopo la visita si riprende la strada che in discesa porta fino ad una rotonda alla periferia di Rieti. Si procede in direzione Rieti e dopo poco, alla rotonda successiva, si prende a destra viale de Julis fino ad un’altra rotonda, si prosegue per via Fassini e alla rotonda successiva si prende via Chiesa Nuova. In questo tratto è presente anche una ciclabile che corre pressochè parallela alla strada.

Al primo incrocio rilevante si prende a destra la strada che porta alla riserva dei laghi Lungo e di Ripa Sottile. La strada è rettilinea e prima della curva si prende a destra la stradina via Cese che ci riporta sulla ss 79. Si prende a sinistra in direzione Terni e si ripercorre al contrario la strada fatta all’andata fino a Piediluco.

Le strade sono poco trafficate e il fondo è discreto. Il tratto sterrato è compatto ma sono presenti buche.

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  • Piediluco
  • Piediluco
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    Castelfranco
    Santuario La Foresta
    Rieti
Valutazione del percorso

Il percorso è su strade secondarie, poco trafficate e si gode di un paesaggio particolarmente bello. Si inizia con la vista del Lago di Piediluco per poi superate le colline che dividono la piana omonima dalla Valle reatina, immergersi nel paesaggio che si apre con, sullo sfondo, il Monte Terminillo.

Il tratto pianeggiante che segue è un po’ trafficato (prevalentemente locale) ma la deviazione sulla strada sterrata lo rende sicuramente interessante. Questo non è un tratto eccessivamente lungo e consente una prima immersione nel paesaggio agricolo che caratterizza la valle. Poco dopo la re-immissione sulla strada asfaltata, all’altezza del bivio dove è presente un punto Conad con un bar discretamente fornito, inizia la salita che porta a Cantalice.

Si tratta di una salita continua, abbastanza impegnativa, con alcuni tornanti che, però, la rendono meno dura. Interessante il tratto prima di Cantalice quando si apre alala vista il borgo, incastonato nella roccia (che non ti aspetti). Dopo il borgo la strada continua a salire fino al bivio che immette sulla strada di campagna che coincide con il Sentiero Francescano. Questo tratto, fino all’abitato di Castelfranco, è sicuramente il più bello e suggestivo dell’intero percorso. E’ privo di traffico e su fondo asfaltato (ovviamente si tratta di una strada secondaria di campagna ed è bene procedere con una certa cautela). Brevi salite si alternano a brevi discese e si può godere di una vista spettacolare sulla valle e sul Terminillo.

Giunti a Castelfranco la strada asfaltata che segue è in buono stato e si procede agevolmente in discesa fino al Santuario La Foresta. Sicuramente si percepisce subito l’atmosfera magica di questo luogo caratterizzato dalla presenza di un orto botanico di particolare pregio, molto curato. La sua vista vale l’esperienza di viaggio.

La discesa verso Rieti è veloce, su asfalto in buono stato. Alla rotonda bisogna fare attenzione perchè spesso c’è traffico. Stessa cosa per quanto riguarda il tragitto che attraversa la periferia per immetterci nella via della Chiesa Nuova dove, volendo, si può utilizzare la ciclabile che in parte corre parallelamente alla strada e, in parte, si addentra tra le case.

Il tratto di pianura che segue sulla strada del ritorno è interessante perchè si procede al centro della valle con alla destra la vista del Terminillo. Bisogna fare attenzione quando ci si immette sulla vecchia strada Rieti-Terni percorsa in parte all’andata, perchè potrebbe esserci traffico locale.

Il rientro è agevole ripercorrendo, questa volta in leggera salita la strada fatta. E’ possibile anche una variante girando a sinistra in direzione Colli sul Velino per poi, attraversato il borgo, prendere a destra la strada che porta a Madonna della Luce. L’arrivo a Piediluco è piacevole e prima del bivio per la Forca di Arrone si trova una vecchia fontana con un’acqua molto buona e fresca.

Racconto dell’esperienza di viaggio

Abbiamo vissuto questa esperienza nel mese di dicembre in una giornata fredda ma soleggiata. All’inizio abbiamo incontrato banchi di nebbia nei pressi del lago di Piediluco che ha reso il tutto molto affascinate. A Piediluco, in entrambi i lati del paese ci sono due grandi parcheggi per le auto.

Consigliamo comunque di lasciare l’auto nel parcheggio verso Terni e di percorrere in bici il lungo lago, specialmente d’estate. Superato il bivio per Colli sul Velino, è bella la vista sulla valle santa con i suoi laghi minori, i canali (Canale di Santa Susanna che, con la sua acqua trasparente, confluisce nel Velino) e la vista del Terminillo innevato.

Una sosta nei pressi della Braceria per osservare il panorama e scattare alcune foto (la Braceria è piccola struttura posta in un punto panoramico dove cucinano dell’ottima carne locale) e poi siamo scesi nella valle. Quando abbiamo deviato sulla strada sterrata, siamo entrati in un banco di nebbia che ci ha impedito la vista del lago Lungo che abbiamo costeggiato, ma è stato bello quando la nebbia si è diradata e è apparsa la vista delle montagne con alla sinistra Poggio Bustone (dove è nato Lucio Battisti) e sulla destra il Terminillo.

Arrivati al bivio abbiamo fatto una sosta per il caffè a Bar Petrucci e poi abbiamo affrontato la salita per Cantalice. Il paese, salendo da questo versante, appare d’improvviso incastonato nella montagna. E’ diviso in inferiore, dove abbiamo scattato le foto, e in superiore dove porta la strada proseguendo in salita. Costeggiando un muro di contenimento abbiamo fatto attenzione all’imbocco del Sentiero Francescano sulla destra (poco visibile) che, però, è il pezzo forte del percorso.

Lo abbiamo vissuto procedendo lentamente per gustarci il paesaggio che è notevole. Arrivati a Castelfranco con la sua torre semidiroccata, siamo scesi verso il Santuario La Foresta. La visita non è impegnativa. La piccola chiesa e il convento non hanno particolare pregio architettonico ma l’atmosfera che si respira è magica. Nella stagione invernale l’orto botanico conserva il suo fascino anche se nelle stagioni calde si presenta nel suo vero splendore. Dopo una breve sosta e le immancabili foto, abbiamo proseguito in discesa fino alla periferia di Rieti.

Seppure ordinata, questa parte di città non risulta interessante come, invece, lo è il centro storico. Avendo perso del tempo soffermandoci precedentemente lungo il percorso, abbiamo tirato dritto verso la Trattoria da Ciccio che avevamo prenotato. Questa trattoria è molto ospitale (ci hanno fatto parcheggiare le bici dentro il locale nonostante fosse affollato. Il cibo è abbondante con molte specialità locali e a prezzi molto bassi.

Abbiamo poi proseguito costeggiando la ciclabile (inutilmente tortuosa all’inizio) per poi immetterci nelle strade di campagna che attraversano la valle fare ritorno a Piediluco ripercorrendo il tratto di strada (la vecchia statale che collega Rieti a Terni) dell’andata. Bellissima la vista del Terminillo sulla destra, che, innevato e sormontato da una coltre di nubi è una presenza affascinante.

Suggerimenti

Sicuramente una visita a Piediluco dove, tra l’altro, spicca la chiesa di San Francesco (dove sono conservate alcune reliquie del Santo) e il lungo lago. Numerosi bar e Ristoranti oltre ad alberghi, case vacanze e residence. Il lago è sempre animato dalla presenza di atleti che si allenano durante l’anno nelle sue acque che ospitano il Centro federale di Canottaggio.

Nei mesi caldi da tener presente la Braceria da dove si gode un bel panorama.

Imperdibile la visita del Santuario Francescano La Foresta e del suo Orto botanico.

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