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Greenway del Nera Adventure Trail (Percorso ufficiale)

Uno dei percorsi Off Road più belli del Centro Italia tracciato per la randonnée MTB che si svolge ogni anno ma che può essere percorso con tranquillità, alla scoperta di un territorio fantastico.

Impegno Fisico
Tecnica
Road Book

Percorso ufficiale della Randonnée Offroad di 90 km della Greenway del Nera.

Per saperne di più sulla GREENWAY DEL NERA.

Si parte da Arrone dove è possibile parcheggiare gratuitamente presso gli impianti sportivi, e si percorre il 2° tratto della Greenway del Nera, prevalentemente pianeggiante, fino a Precetto . Da qui si prende in direzione Monterivoso e dopo un tratto su asfalto, poco prima del paese, si prende a destra attraversando il torrente ed iniziando una lunga salita sterrata che ci porterà fino al Salto del Cieco a oltre 1000 m di quota. Qui inizierà il tratto più difficile con due salite ripidissime (oltre il 25%) seppure brevi.

Arrivati a quota 1200 m si scende un breve tratto fino a Prato Manente per poi risalire su strada asfaltata fino a quota 1230 m (GPM) di Colle Bertone. Da qui inizia una lunghissima discesa che ci porterà fino a Piediluco. Il primo tratto di discesa fino alla Fonte Acquaviva è su asfalto ma poco dopo si prende a sinistra in direzione Buonacquisto su strada in gran parte sterrata. Il secondo tratto di discesa è all’interno di un fitto bosco che ci porta alla sterrata che, sempre in discesa arriva al bivio della Forca d’Arrone.

Da qui si continua a scendere su strada asfaltata fino all’ingresso dell’abitato di Piediluco che vale una visita e una sosta.

Il percorso prosegue sulla destra costeggiando il lago fino alla confluenza del fiume Velino che si attraversa per continuare a costeggiare il lago in senso antiorario. Questo tratto, vallonato, è particolarmente bello e ci porta fino alla strada che collega Piediluco a Colli sul Velino.

Si attraversa il fiume e si va in direzione Marmore per poi iniziare la salita verso Moggio.

Questa salita è particolarmente impegnativa. Il primo tratto è su asfalto ma dopo il piccolo paese, diventa sterrata con pendenze oltre il 10% fino ad arrivare ai Prati di Stroncone.

Da qui inizia un tratto bellissimo della Greenway del Nera che, affrontando tratti vallonati ma prevalentemente in discesa, ci porta prima a Cimitelle e poi a Miranda in mezzo a enormi castagneti e un fitto bosco.

Da Miranda si gode di un bel panorama sulla Conca Ternana e si affronta una lunga discesa, prima su asfalto, poi su sterrato, fino a Marmore. Da qui si procede sualla destra in direzione Piediluco fino ad imboccare il Parco del belvedere superiore della Cascata delle Marmore che merita una visita.

Si può accedere gratuitamente anche al Parco di Archeologia Industriale situato sulla sommità della rupe del Belvedere prima di affrontare la ripida discesa sterrata con numerosi tornanti che ci porta al Belvedere inferiore della Cascata.

Qui vale la pena fare un breve passaggio sotto la Cascata (i ciclisti possono entrare gratis nel Parco con la bici a spinta e uscire dalla parte opposta per poi passare nella galleria e riprendere il percorso).

Per completare l’anello si percorre il primo tratto della Greenway del Nera dalla Cascata fino ad Arrone alternando tratti sterrati e brevi tratti asfaltati su stradine di campagna. Si aggira l’abitato di Casteldilago e si arriva a destinazione seguendo la segnaletica presente lungo il percorso.

Download file: GREENWAY-DEL-NERA-ADVENTURE-TRAIL.gpx
  • Arrone
  • Arrone
  • Precetto
    Salto del Cieco
    Prato Manente
    Colle Bertone
    Acquaviva
    Piediluco
    Moggio
    Prati di Stroncone
    Miranda
    Marmore
    Cascata delle Marmore
    Casteldilago
Valutazione del percorso

Sicuramente un percorso bellissimo, impegnativo, ma appagante e divertente che consente di scoprire la parte iniziale e quella finale della Greenway del Nera, quella attualmente fruibile dopo il sisma del 2016 che ha creato problemi nel tratto da Preci a Norcia.

La partenza da Arrone è stata fissata perché è uno dei centri più attrezzati della Valnerina e dove è presente un ampio parcheggio.

Il primo tratto fino a Precetto è pianeggiante, poi inizia una lunga salita sterrata che sembra non finire mai. Si sale in modo costante lungo la montagna fino ad arrivare in alto in una zona con ampie radure dove pascolano mucche, cavalli, pecore che è facile incontrare.

La località Salto del Cieco si lambisce perchè il percorso si inoltra nel fitto bosco sopra Polino. E’ un tratto molto bello ma particolarmente impegnativo dovendo superare due brevi tratti con pendenze oltre il 20%. Sia rriva poi a Prato Manente, località frequentata da escursionisti di vario tipo. Dopo una breve salita su asfalto, sempre in mezzo a boschi, si arriva poi a Colle bertone, località turistica molto frequentata negli anni ’60 ma ora in stato di abbandono. Da qui inizia una bella discesa fino alla Fonte di Acquaviva dove è d’obbligo una sosta, sia per riempire le borracce che per uno spuntino nel piccolo chiosco che offre prodotti tipici locali di ottima qualità.

Il tratto successivo che ci porta fino a Piediluco è molto vario e divertente perchè prevalentemente in discesa. Sempre immersi in fitti boschi si arriva fino alla Forca di Arrone da dove si gode una bella vista sul lago di Piediluco. La discesa che porta fino al paese è molto bella e vale la pena fare una sosta a Piediluco facendo una deviazione sul lungolago per poi riprendere la strada asfaltata che lambisce il lago e ci porta fino alla montagna dell’Eco. Il percorso devia prima della località dell’Eco ma è interessante fare una piccola deviazione per sperimentare l’effetto eco sulla spiaggia proprio di fronte al ristorante.

Il percorso prosegue lambendo il lago di Ventina (altro specchio d’acqua residuo del preistorico lago Velino che riempiva la valle reatina, ridimensionato in estensione dopo l’apertura del canale che genera la Cascata delle Marmore). Arrivati a Piè di Moggio, inizia l’altro tratto impegnativo che ci porta fino ai Prati di Stroncone. Inizia con una salita su asfalto che poi, superato l’abitato di Moggio, prosegue su sterrato. Il percorso è tutto ombreggiato in mezzo al bosco. Solo in cima si aprono ampie radure che caratterizzano i Prati di Stroncone.

Il tratto che segue è ondulato con brevi e ripide salite alternate con lunghe discese tra boschi e radure fino a Miranda che improvvisamente appare affrontando l’ultimo tratto in discesa uscendo dal bosco di castagni. Da Miranda si gode la vista della Conca Ternana e si può effettuare una sosta nel bar sulla piazza.

Si prosegue poi in discesa fino a Marmore. Qui si può fare un giro nel Parco della Cascata attraversando il ponticello dal quale si intravede l’inizio del primo salto della Cascata, per poi visitare il Museo a cielo aperto di Archeologia Industriale prima di imboccare il sentiero ripido con numerosi tornanti che ci porta in Valnerina nei pressi del Belvedere inferiore.

Qui vale la pena fare una breve deviazione dirigendosi verso l’ingresso del Parco della Cascata nei pressi della galleria stradale. I ciclisti possono entrare gratuitamente e attraversare il tratto da cui si gode la vista più spettacolare della Cascata. ovviamente bisogna procedere a piedi per poi uscire, e risalendo in sella, percorrere la galleria e riprendere il percorso dove lo avevamo lasciato prima della deviazione.

Per tornare al punto di partenza si percorre il primo tratto della Greenway del Nera, prevalentemente pianeggiante, incontrando il paese di Casteldilago.

 

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