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Le Montagne della Valnerina (Arrone – Polino – Acquaviva – Buonacquisto)

Un tour alla scoperta dei paesi montani della Valnerina a partire dalla Cascata delle Marmore. Da Arrone si sale fino a Polino e si scende per Buonacquisto e Piediluco per tornare in Valnerina da Papigno. Un giro impegnativo ma bellissimo.

Impegno Fisico
Tecnica
Road Book

Il tour ha inizio dal belvedere inferiore della Cascata delle Marmore. Dopo un primo tratto pianeggiante lungo la Greenway del Nera, arrivati ad Arrone, inizia la lunga salita di 14 km che ci porterà fino alla fonte di Acquaviva dopo il paese di Polino. Questo tratto fa parte del progetto delle Cronoscalate della Valnerina promosso e realizzato dall’associazione Ciclisti Uniti per la Valnerina.

La salita è impegnativa per la sua lunghezza ma ha una pendenza costante ed è pedalabile. E’ previsto un arrivo intermedio a Polino dopo circa 10 km di salita. La sosta è quasi d’obbligo, sia per riprendersi dalla fatica, sia per ammirare la bellissima fontana barocca che campeggia sulla piazza recentemente ripavimentata e attrezzata.

Si prosegue la salita affrontando 6 tornanti da dove si può ammirare un bellissimo panorama affacciandosi sulla valle.

Arrivati alla fonte, famosa per l’acqua freschissima, si torna sui propri passi per prendere la stradina che inizia in salita ma che poi, dopo un tratto pianeggiante, ci porta fino a Buonacquisto e poi a Piediluco.

Il percorso prosegue poi in direzione Marmore costeggiando su strada sterrata il canale velino che da origine alla Cascata. Superato l’abitato di Marmore, si scende verso Papigno e si riprende un breve tratto della ss Valnerina che ci riporta al piazzale della Cascata da dove siamo partiti.

Download file: Tour-Polino-Acquaviva.gpx
  • Cascata delle Marmore (Belvedere inferiore)
  • Cascata delle Marmore (Belvedere inferiore)
  • Arrone
    Polino
    Fontanile di Acquaviva
    Buonacquisto
    Piediluco
    Marmore (Belvedere superiore)
    Papigno
Valutazione del percorso

Per le caratteristiche del tour è consigliato l’uso di biciclette Gravel. Si può anche affrontare con bici da corsa più favorevoli nel tratto in salita ma decisamente svantaggiate nel tratto in discesa perché in prevalenza sterrato. Ovviamente è possibile affrontarlo anche con MTB ed eBike.

Dopo aver apprezzato lo spettacolo della Cascata delle Marmore, questo tour consente di scoprire il territorio montano che separa la Valnerina dalla Valle Reatina. Dopo aver percorso il primo tratto pianeggiante della Greenway del Nera fino ad Arrone, si affronta la lunga salita che porta prima ad Arrone e poi alla Fonte di Acquaviva. Si sale potendo apprezzare la natura lussureggiante che caratterizza le montagne della Valnerina.

Il paese di Polino si intravede sullo sfondo quando si sale passando per l’abitato di Rosciano, appena superato il ponte dell’acquedotto del Nera (che ritroveremo alla fine del tour nel punto in cui si immette nel lago di Piediluco).

Polino (830 m) è sede di un piccolo museo dell’Appennino, molto interessante per la conoscenza della geologia del luogo. Bellissima la fontana barocca che si trova sulla piazza e interessanti le torri cilindriche del vecchio castello. Si consiglia una sosta per riprendersi dai primi impegnativi 10 km di ascesa.

Il percorso prosegue in salita affrontando 6 tornanti che, però, la rendono meno dura. La pendenza è costante e sebbene sia mediamente intorno al 9%, si affronta abbastanza agevolmente (se si è fatta una sosta a Polino). Bella la vista della valle che appare solo in alcuni tratti dove la vegetazione e’ più diradata. Arrivati al 6° tornante, da una piazzola, si può godere della vista dall’alto di Polino.

Poco dopo si svalica e si prosegue per 500m fino alla Fonte di Acquaviva. Qui, oltre alla fonte, c’è un piccolo chiosco (Lu Tappo) che offre prodotti tipici locali per uno spuntino.

Si torna indietro per prendere la strada che ci porta a Buonacquisto. Il primo breve tratto è in salita per poi proseguire in discesa su fondo in parte asfaltato e in parte ghiaioso compatto.

Poco dopo, appena si esce dal fitto bosco, si può godere della vista della Valle Reatina prima di affrontare la discesa che ci porta fino a Buonacquisto. Poco prima del paese c’è un bivio che porta al sito di archeologia industriale della vecchia Miniera di Ferro.

Il piccolo paese di Buonacquisto si affaccia sul Lago di Piediluco che si raggiunge proseguendo la discesa su fondo asfaltato. Si attraversa il paese di Piediluco percorrendo il lungo lago. Si suggerisce una sosta in uno dei tanti bar della località turistica.

Proseguendo verso Marmore, nell’ultimo tratto si costeggia su fondo sterrato il Canale Velino e il Canale Curiano scavato dai romani che porta le acque fino alla Cascata. A Marmore c’è il belvedere superiore della Cascata e vale la pena visitare il museo a cielo aperto di archeologia industriale nella zona dei “Campacci” che testimonia l’importanza non solo naturalistica di questa antica opera idraulica romana.

Si scende poi in direzione Terni facendo una deviazione nella discesa ripida che porta direttamente a Papigno, paese immortalato da J.B. Corot nei suoi dipinti, per poi tornare al belvedere inferiore della Cascata, da dove siamo partiti, percorrendo circa un km della ss Valnerina (molto trafficata).

Racconto dell’esperienza di viaggio

Ho percorso più volte questo anello in entrambi i versi, in stagioni diverse, con bici di vario tipo. So bene che è impegnativo ma l’ho proposto ad un gruppo di amici che, sebbene alle prime armi, si sono fidati e non si sono spaventati dal dislivello da affrontare.

In realtà, alla fine del tour mi hanno ringraziato molto sia per la bellezza dei luoghi sia per avergli fatto superare una prova che gli ha fatto capire che nulla è impossibile in bicicletta se solo si seguono semplici regole.

Ci siamo dati appuntamento alla Cascata delle Marmore dove c’è un grande parcheggio e siamo partiti imboccando subito la Greenway del Nera per evitare il traffico della ss Valnerina. Arrivati ad Arrone siamo saliti in paese per una sosta e un caffè prima di affrontare la salita.

Si tratta di una delle salite più impegnative della zona, non a caso individuata dall’Associazione Ciclisti Uniti per la Valnerina che l’ha selezionata e allestita con segnaletica, come “cronoscalata”.

Il segreto per affrontare salite di questo tipo (14km al 9%) è di partire lentamente cercando di trovare il giusto passo, senza forzare e senza aver fretta di arrivare. Pian piano ci si abitua al ritmo della pedalata cercando di respirare correttamente, senza affanno, e osservando quello che ci sta intorno: la natura, i suoni, gli odori, lasciando scorrere i pensieri per poi allontanarli ed immergersi nel “qui e ora” senza ansia di prestazione.

Questo, ovviamente, vale per tutti, ma in modo particolare per chi non ha mai affrontato prove di questo tipo in bicicletta.

L’esperimento è riuscito e tutti sono arrivati al traguardo intermedio di Polino, un po’ stanchi ma non provati e senza affanno. Polino ti regala una vista notevole sulla valle facendoti intravedere tratti di strada percorsi e ormai lontani.

Bella la fontana barocca che abbiamo potuto apprezzare stando seduti sui tavoli di legno messi a disposizione dal Comune per consumare un breve spuntino prima di affrontare l’ultimo tratto in salita.

A Polino c’è anche un bar ristorante con una buona cucina. In questa occasione ci ha solo rifornito di birre e caffè perché avevamo i nostri panini con pane “sciapo” di Terni e salumi della Valnerina.

La salita verso la Fonte è veramente bella con i suoi 6 tornanti che ti aiutano a salire cambiando punto di vista sulla valle e su Polino. Arrivati a Acquaviva, dopo aver fatto rifornimento di acqua freschissima e una foto sotto il cartello “finish” della cronoscalata, abbiamo ripreso il percorso verso Buonacquisto.

Arrivati nei pressi di un poggio scoperto da dove si gode la vista della Valle Reatina, Daniela (la nostra maestra di mindfulness dinamica) ci ha fatto sperimentare 10 minuti di meditazione.

Ripreso il viaggio, dopo una bellissima e ripida discesa su fondo un po’ sconnesso siamo arrivati a Buonacquisto, un piccolo borgo arroccato che abbiamo visitato brevemente per poi riprendere la discesa asfaltata fino a Piediluco.

Il borgo lacustre è una delle mete più gettonate dai ciclisti della zona ed è sempre piacevole anche una breve sosta prima di rimettersi in movimento in direzione Marmore e poi Papigno che abbiamo raggiunto attraverso la “corta”, un tratto di strada un po’ sconnessa che scende ripida dentro il paese e da dove si gode la stessa vista immortalata da Corot in un suo famoso dipinto.

Raggiunta la ss valnerina, segue un breve tratto trafficato fino alla Cascata delle Marmore il cui belvedere inferiore può essere attraversato a piedi dai ciclisti (senza pagare il biglietto di ingresso al Parco). Vale la pena fare questa breve deviazione chiedendo l’autorizzazione agli addetti nel box vicino al cancello.

Suggerimenti

Molti sono i suggerimenti per vivere pienamente questo tour. A partire dalla Cascata delle Marmore che incontriamo alla partenza (belvedere inferiore) e a Marmore, prima di rientrare (belvedere superiore), si possono visitare i borghi di Arrone, Polino, Buonacquisto, Piediluco e Papigno. Si può vivere il primo tratto della Greenway del Nera, affrontare una delle cronoscalate più belle (e più impegnative) della Valnerina, assaporare l’aria di montagna a più di 1100 m ad Acquaviva, divertirsi in discesa in un percorso tipicamente Gravel fino a Buonacquisto, percorrere il lungo lago a Piediluco, costeggiare il canale Velino fino a Marmore e poi concludere il tour passando per Papigno.

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