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Orvieto

Orvieto è una città piena di tesori. Lo splendore del suo Duomo rischia di oscurare tutto ciò che c’è intorno, che, però, vale la pena scoprire.

Orvieto è già una meta per molti turisti perchè si trova a metà strada tra Firenze e Roma e il suo profilo inconfondibile è ben visibile lungo questo percorso e è molto attrattivo.

In realtà, visitare Orvieto è sufficiente per capire molte cose del medioevo italiano e per “assaggiare” l’Umbria, perchè la sua struttura arroccata e il suo fitto tessuto urbano lo mostrano facilmente anche a turisti che poco conoscono della cultura italiana.

Ma Orvieto ha origine ben più antiche perchè città fondata dagli Etruschi di cui conserva numerose testimonianze, ed è anche una città moderna, molto vivace, dove si respira cultura contemporanea e glamour anche grazie al suo famosissimo e apprezzatissimo vino che arricchisce l’esperienza del turista che voglia dedicare al suo viaggio il tempo che Orvieto si merita.

Certamente il Duomo è un gioiello gotico che per secoli ha sbalordito generazioni di visitatori. La sua ricca facciata policroma è solo la copertina di un preziosissimo libro da sfogliare con cura e attenzione. E’ talmente ricco che lascia sconcertati. In realtà non te lo aspetti così com’è e ne rimani inevitabilmente affascinato. Il Duomo di Orvieto è molto di più di ciò che si vede e vale la pena servirsi di una guida che vi accompagnerà in un percorso che vi aiuterà a scoprirne alcuni segreti.

Ma la visione del Duomo non può coinvolgervi per i pochi minuti che spesso si riservano per ammirare prestigiose opere dell’uomo. Ne uscireste semplicemente frastornati e non arricchiti. La visita del Duomo deve essere vissuta per gradi e a più riprese, altrimenti non se ne può cogliere l’essenza e le motivazioni di un viaggio o di una vacanza ad Orvieto.

Magari, appena arrivati nella grande piazza del Duomo fermatevi seduti nei sedili di pietra e osservate la facciata, con calma e senza fretta. Poi alzatevi e andate a scoprire la città. Andate a farvi una passeggiata nelle vie del centro dove ci sono bei negozi e attraenti pasticcerie. A Orvieto ci sono molte cose da vedere e molte cose da fare. C’è un bellissimo teatro che ospita un ricco cartellone di prosa e concerti. Durante le festività natalizie non perdete Umbria Jazz Winter, l’edizione invernale del famoso festival jazz umbro. La via principale è Corso Cavour percorrendo il quale si incontra la Torre del Moro il cui nome si deve alla testa di un cavaliere saraceno che vi era collocata all’interno e che veniva utilizzata come bersaglio dai cavalieri durante le giostre medievali.

Proseguite la visita della città andando a vedere la fortezza dell’Albornoz che fu costruita nel 1300 per rendere ancora più inespugnabile la città. Per lo stesso motivo fu pure costruito l’altro gioiello di Orvieto, il Pozzo di San Patrizio, un’opera ingegneristica stupefacente per garantire l’approvvigionamento idrico della città. Il pozzo ha due scale elicoidali, una per scendere e una per salire che avvolgono la struttura centrale del pozzo. Da non perdere. Nei pressi c’è anche il Tempio del Belvedere. Si tratta di ciò che resta dell’unico tempio etrusco giunto fino a noi. Alcuni fregi e sculture del tempio rinvenute durante gli scavi sono conservati nel Museo Faina, una bizzarra struttura museale proprio davanti al Duomo, interessante da visitare.

Questa è l’occasione per entrare dentro il Duomo e, oltre alle tre navate gotiche, le grandi colonne di pietre scure e chiare che riprendono le facciate esterne, le grandi vetrate e il pavimento in calcare rosso di Prodo, poter ammirare i cicli pittorici presenti sulle pareti. Nella cappella Brizi c’è il ciclo dell’Apocalisse con affreschi del beato Angelico, di Benozzo Gozzoli e di Luca Signorelli a cui si è ispirato lo stesso Michelangelo per la Cappella Sistina. Il valore di questi affreschi va oltre la storia dell’arte e anche Sigmund Freud più volte è venuto ad Orvieto per interpretarne il significato profondo.

Da vedere anche la Cappella del Corporale che ospita il reliquario, un capolavoro dell’oreficeria senese che contiene il Panno Santo che testimonia il miracolo di Bolsena quando, nel 1264 durante la messa, il corporale del sacerdote boemo che la officiava si macchiò del sangue di Cristo. Ogni anno il giorno del Corpus Domini viene rievocato il miracolo con una sontuosa processione con 400 figuranti che portano la preziosa reliquia.

Sempre al Duomo, la domenica di Pentecoste, alle ore 12, si svolge la Festa della Palombella. Una colomba, che rappresenta lo Spirito Santo, dalla chiesa di San Francesco, facendola scorrere lungo una fune di acciaio tesa, viene lanciata verso un baldacchino montato davanti al Duomo. Il suo viaggio deve essere continuo e senza interruzioni altrimenti viene interpretato come un presagio nefasto. Nell’antichità questo poteva accadere perchè la fune non era d’acciaio.

Orvieto è anche città dei congressi. Il Palazzo del Popolo nell’omonima piazza, edificio romanico gotico con una imponente scalinata, ospita un capiente e attrezzato centro congressi.

Recentemente è stato inaugurato anche il Palazzo del Gusto che ospita nel sottosuolo scavato nel tufo l’Enoteca Regionale con tutti i vini DOP, DOC, IGP del territorio. Più che una visita merita un assaggio. Il Palazzo promuove anche tutto il patrimonio di prodotti gastronomici del territorio.

Orvieto puoi visitarla in un solo giorno come fanno le centinaia di migliaia di turisti che transitanoi ogni anno, ma per poter apprezzare i suoi tesori è bene fermarsi almeno una o due notti o, meglio, organizzare una vacanza di una settimana per scoprire anche tutto ciò che c’è di fantastico nel suo territorio.

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